venerdì 10 febbraio 2012

barattoli di salvataggio

[un tunnel personalissimo e personalizzabile, un tunnel per ciascuno, secondo me sarebbe un’ idea ragionevole e soprattutto salutare che dovrebbe passare la mutua, io dico, gratis, a tutti].


ma se esistono i garage, i depositi per i mobili che non ti ci stanno in casa
se esistono le cassette di sicurezza
le casseforti
per gli oggetti che possiedi e che vuoi custodire
perché non esistono dei contenitori,
dei bidoni, dei barili,
delle pochette d’emergenza
dei barattoli di salvataggio
per riporre le cose andate che vuoi dimenticare?

io, per me, questa sarebbe un’invenzione geniale
e mi affitterei un buco profondissimo e privato
un traforo del san gottardo a testa in giù
con un tappo e la combinazione.
e lì sotto
sotto l’erba, i sassi, il fango e il ghiaino,
lì sotto, nelle profondità del niente
del silenzio antichissimo dei dinosauri
e di quello saggio dei lombrichi
io moltissimo seppellirei
e dimenticherei
senza insonnie, angina pectoris
dubbi e malinconie.

poi, ogni tanto, girerei il tappo
a far prendere aria ai ricordi,
rinfrescare.
ma raramente, molto raramente,
ogni due o tre ere geologiche, diciamo,
a piacere mio.

non che vengo invasa dalle assenze
dalla mancanza che spezza la schiena e il respiro
di queste genti andate all’improvviso
in un altrove in cui non ci sono io.


10 commenti:

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