gigi –il mio coinquilino- è in camera sua a guardare uno speciale su amy winehouse. chiedo asilo per vederlo anche io dato che non ho la tv e m’appallottolo sul suo letto, ottenendo pure un cuscino in prestito.
sentiamo un paio di canzoni ma poi cambiamo canale dato che sul cinque c'è E.T. che è già ricoverato e meno male che non l’ho visto quando era nel torrente tutto rugoso secco e grigio perché lì piango sempre (piango anche dopo, ma in quella scena piango proprio da strozzo in gola).
E.T. e il suo amico elliott stanno su due lettini vicini tutti pieni di fili e di tubi e elliott prega l’extraterrestre di non lasciarlo, ma si vede che E.T. sta malissimo e infatti poi muore.
elliott allora si strappa tutti gli elettrodi e grida disperato e a quel punto a me viene, puntuale, il magone, come quando ero piccola. quella per me è la rappresentazione dell’andarsene dell’Altro senza possibilità di replica, è l’andarsene senza salutarsi: non la reggevo allora quella scena e non la reggo oggi, trent’anni dopo.
elliott allora si strappa tutti gli elettrodi e grida disperato e a quel punto a me viene, puntuale, il magone, come quando ero piccola. quella per me è la rappresentazione dell’andarsene dell’Altro senza possibilità di replica, è l’andarsene senza salutarsi: non la reggevo allora quella scena e non la reggo oggi, trent’anni dopo.