mercoledì 4 maggio 2011

per farli dormire

mangia, rossana, mangia…brava coniglia, brava.
rossana è la coniglia più cicciona di tutti i conigli della zia candina, è più cicciona anche del grigio, anche se mio fratello dice che no, che il grigio è più grosso. ma mio fratello non capisce niente, è piccolo. e poi è cecato, infatti tutti lo chiamano puffo quattrocchi perché porta gli occhiali ed è pure basso. meno male che io sono grande e non ci ho gli occhiali. sì, vabè, porto l’apparecchio, ma quello è temporale…cioè, voglio dire, poi lo tolgo, quando avrò i denti dritti. a mio fratello gli occhiali mica gli aggiustano gli occhi, anzi.
guarda come è bella cicciona, la rossana. a me piace il codino della rossana, che è rosso rosso e sotto è un pochino bianco. è per il codino che l’abbiamo chiamata rossana.
guarda, vieni qui vicino, infila un dito nella gabbia. no, non ti morde, è brava, la rossana, si fa accarezzare tutto il morbido.
abitiamo lì, su in cima al curvone, dove finisce il campo di franco. come non sai chi è franco? vabè, non importa. lo sai il curvone? la sai la vigna, quella che finisce al curvone? ecco, dopo la vigna, c’è la nostra casa, cioè la casa dei bisnonni.
i bisononni non ci sono più a dir la verità, siamo qui con la nonna.
sì, la bisnonna l’ho conosciuta, il bisnonno no.
sì, so anche cosa facevano: la mia bisnonna faceva la cuoca a milano per dei conti che è come dire dei principi ma un po’ meno di lusso e il mio bisnonno invece faceva il maggiordomo. a lui piaceva il re e ha votato per la monarchia, dice mia nonna, mentre la mia bisnonna…a lei non lo so se le piaceva il re, lei faceva i tuffi ad alassio quando c’era il sole.
no, no, non aprire la gabbia, la zia non vuole: se le facciamo scappare i conigli poi ci tira gli zoccoli. è affezionata, la zia, ai suoi conigli.
no, noi non viviamo qui, siamo qui per le vacanze, siamo di milano, noi.
no, qui non mi piacerebbe vivere: c’è solo una televisione piccola, i canali si vedono male e non si prende neanche italia uno e così non possiamo neanche vedere i cartoni al pomeriggio.
eh, sì, lo so, però che pizza! tutti che mi dicono che devo stare fuori a giocare invece di guardare la tivù. ma io mi stufo anche, eh! facciamo sempre le stesse cose: dar da mangiare ai conigli, alle galline…andare a cercare le fragoline di bosco, raccogliere le amarene…che poi a me fanno anche schifo le amarene, sembrano ciliegie andate a male.
ecco, guarda! quello è il grigio! ma ti pare che è più grosso della rossana? no, vero? vedi che mio fratello è cecato? vabbè, poverino, è piccolo…
sì, ce li ho gli amici qui. si chiamano simone e giuseppe. ogni tanto però litighiamo. tipo ieri. ci hanno frustato nelle gambe coi rami di salice, a me e mio fratello. io non ho pianto, lui sì invece, ma lui non capisce niente, è piccolo. e ci ha pure gli occhiali. così gliene hanno date ancora di più. gli dicevano “al galoppo, puffo quattrocchi, al galoppo!”. e mio fratello giù a correre e frignare.
però dopo sono venuti a chiederci i giornalini e la macchinina telecomandata, quindi vuol dire che siamo di nuovo amici.
tieni, dalle questa alla rossana, dalle la foglia del soffione, che le piace.
no, loro non ce li hanno i giochi come i nostri, loro hanno i giochi di qui, cioè, se li fanno. eh, giochi tipo la fionda o altri giochi da farsi male. a noi nostra mamma non ci fa giocare con quei giochi. allora io l’altro giorno ho rubato la fionda a simone mentre era nel campo che tagliavano l’erba, gliel’ho rubata e poi con mio fratello siamo andati nel fienile e abbiamo giocato a tirarci i sassi. guarda, guarda: con una pietra gli ho anche fatto un taglio piccolo nella testa! è anche uscito un po’ di sangue, ma poi io ci ho sputato sopra e ci ho messo un fazzoletto e ha fatto la crosta e mia nonna non si è accorta di niente. forte, eh?
ehi, ciao, ercole! vedi? quello è ercole e quello è lo zio dino, sono il figlio e il marito della zia candina. loro sì che vivono qui, infatti si vestono da poveri. no, non è che sono poveri, ma si vestono da poveri, come tutti qui in montagna. sono sempre sporchi, coi buchi nei pantaloni. e poi puzzano. guarda, stanno andando sul letamaio. ci credo che poi puzzano.

ciao ercole.

mh.

oh, guarda, portano a spasso i conigli, per le orecchie.

perché li liberano?

perché gli danno una botta sul collo?

dice: “per farli dormire”.

anche la rossana.

e poi con la roncola a fare riiiiiiiiiiiip per tutta la pancia e tutte le budella e gli intestini viola e grigi a scivolare sullo sterco di vacca e poi riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip di nuovo e via la pelle, via nello sterco di vacca tutto il pelo morbido e soffice e via ancora, riiiiiiiiiiiiiiiiiiip, ancora le interiora a scivolare sul letame caldo e la paglia e riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip un’altra volta via la pelliccia a schiantarsi molle come un budino sopra un cuscino.

pure il grigio

pure la rossana cicciona.


è diventata tutta di sotto-pelle la rossana, le si vedono gli occhi morti di dentro: non ha più gli occhi da coniglio, ha delle palline morte senza contorno al posto degli occhi.
sembra quando fanno vedere i bambini appena nati alla tivù, solo che lei non è viva, è morta.


mio fratello suda e poi vomita, è piccolo.
vomita il pane e marmellata e l’uovo che abbiamo mangiato a colazione. si vede tutto mischiato sull’erba verde, ché lui non mastica mai bene e la mamma lo sgrida sempre.
io sono grande però vomito anche io. però non si capisce cosa ho vomitato perché io mastico bene,  infatti ho pure l’apparecchio.

vomito e un po’ piango, ma dentro.


la zia candina si arrabbierà molto, lei ci tiene ai suoi conigli.

6 commenti:

  1. e mi hai fatto piangere, stronza! e poi, dovrei smettere di leggerti, chè penso che sei meravigliosa e non voglio scrivere più perchè mi sento una cacca al confronto...

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  2. ma smettila! asciugati il moccolo e mettiti a scrivere, fabiopant! :*

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  3. piccola,... cara,... BRAVA, ...lei!
    uhh! (sospiro)

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  4. Vedi che fai piangere le persone? Dimmi che lo fai apposta, stronza. :D

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  5. perchè bacini a tutti e a me no? :(

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