giovedì 30 giugno 2011

neanche se

-    tu non ce l’hai il coraggio di farti leccare nelle mutande dall’adelina!
-    non è che non ho il coraggio…
-    sì, non hai il coraggio! prova, dai: fa il solletico!
-    no, non mi piace…
la ramona si fa leccare e ride. quando ride butta la testa all’indietro e tutti i boccoli le piovono sulle spalle come una tenda morbida. la ramona ha i capelli rossi che sembrano velluto e le lentiggini dappertutto, anche sulla lingua.
io e la ramona giochiamo sempre a marito e moglie e ogni volta che la sposo le regalo un mazzo di papaveri rossi come i suoi capelli e le faccio una collana di margherite.
a me piace la ramona, ma io non piaccio alla ramona, lo so, però lei è gentile e si fa sposare lo stesso da me.
-    cosa mi dai se mi faccio leccare dalla adelina?
-    cosa vuoi?
-    voglio un bacio.
-    dove?
-    qui, sulla bocca. no, anzi: nell’angolino.
-    sì, sì, te lo do. tanto non ci hai il coraggio.

siamo senza la maglietta, io e la ramona. la ramona non ha neanche le scarpe, è una bambina selvatica, non sente male ai piedi quando cammina scalza. io invece ho le calze bianche e le scarpe nere  col cinturino e i buchini davanti. mi piace tirarmi su bene le calze fino al ginocchio, mi danno fastidio quando cadono, anche quando gioco devo fermarmi per tirarle su se scendono. adesso però le ho abbassate perché così forse inizio un po’ a inselvatichirmi anch’io e magari alla fine piaccio alla ramona.
l’adelina manda tutto il caldo dal naso e dalla bocca, fa il fumo intorno alla coda.
alla ramona piace farsi leccare la faccia e tutta la pelle, ride quando l’adelina la lecca. a me quando guardo la ramona ridere mi trema la pancia dentro e mi sento un fuoco bagnato in mezzo alle gambe.
mi avvicino un po’ all’ adelina, ma poco.
la ramona continua a ridere e mi dice tanto non ce la fai.
l'adelina muggisce.
la ramona si è messa in bocca un filo di paglia e lo succhia piano: se continua così mi fa innamorare del tutto.
faccio per abbassare i calzoni un poco e l'adelina inizia a scalciare e a sbattere la testa a destra e a sinistra tirando la catena che è attaccata al muro con le crepe.
io mi spavento, penso che adesso mi incorna, tiro su tutto di colpo ed esco di corsa dalla stalla.
fuori inizio a grattarmi la testa forte, lo faccio sempre quando mi innervosisco. mi gratto fino a che sento il sangue sotto le unghie, finché lo sento incollarsi ai capelli corti e spungenti.
la ramona esce saltellando e incomincia a ridere fortissimo, non finisce mai.  ho tutto il sangue dietro un orecchio, la ramona ride ma non mi piace più la sua risata, mi brucia come le ortiche sulla faccia.
ti odio ramona, ti prenderei a calci se non fossi una femmina.
mi tiro su le calze che mi sono scese e mi fanno prurito, le tiro su in alto finché sento l'elastico stringere fino a farmi male.

non piacerò mai alla ramona, non le piacerei neanche se m'inselvatichissi come lei, non le piacerei neanche se fossi un maschio.


4 commenti:

  1. ma che fine ha fatto l'adelina??
    sarò un po tardo?.

    ed...
    anche se si Sà,:
    belle quelle scarpette coi calzettoni bianchi, ma del resto è tutto sempre così visibile.
    mi piace.

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  2. no, non sei tardo tu, sono io che sono tonta: nella prima versione avevo chiamato la mucca cesira, poi le ho cambiato il nome in adelina. avevo scritto il racconto stanotte, ho riletto male. sono una coglionazza, mi rendo conto ora che il senso può cambiare se uno non si accorge che "l'adelina fa il fumo intorno alla coda". evabbuò, pace :)

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  3. ....adesso ci sono anche rapporti con animali.
    Vedo che come il vino sto blog migliora col tempo

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  4. ma sìsìsì, certo che si capisce :) io non ho la coda! :D

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