Avevamo un’Alfetta blu, avevamo l’autoradio, avevo un pugno di anni ma mi sentivo grande e bellissima, seduta davanti, mio padre che guidava e cantava sottovoce.
Il ricordo è del freddo del vetro del finestrino sulla mia fronte, il buio di fuori, filari di lampioni che corrono sulla statale tra le montagne, odore di Merit, un poco di nausea
e le parole di questa canzone
che mi facevano vedere tutto,
che mi fanno vedere ancora oggi tutto,
come allora.
solo a me "Dalla" piace come imperativo ma non come cantante?
RispondiEliminaDaje, sei come al solito out, con le tue battute. outissimo e pecoreccio :P
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