“Compagna, sono il Compagno Adriano. Conosci il servizio di Doporicerca del Lavoro per i Compagni e le Compagne in cerca di un Impiego rispettoso delle proprie Inclinazioni Creative e dei Personali Ritmi Biologici alla Panetteria Occupata? Sei al corrente del nostro servizio di Doposcuola Inclusivo rivolto a tutti i figli albini dei Compagni e delle Compagne del quartiere? Noi del Nuovo Movimento Marmista-Elettricista all’Assalto riteniamo che l’integrazione delle minoranze, in un mondo sconvolto dalla globalizzazione, necessiti di iniziative come questa. Tu che ne pensi? Perché non vieni a discuterne al laboratorio Trans-azioni? Parleremo anche di come intraprendere un percorso di scoperta e riscoperta della propria e altrui vagina…”.
Sono le otto e dodici di domenica mattina. Da ormai quindici minuti, il Compagno Adriano fa inciampare le sue erre in gola, attraverso lo spioncino, gli occhiali spessi e neri, la barba rossa. Il portone devono averglielo aperto i cinesi del terzo piano: quelli aprono sempre a tutti, che dio li fulmini. La voce gli esce da un completo di velluto color salvia, coste larghe e immancabili toppe. Il termometro segna ventisette gradi. Provo nei suoi confronti un misto di repulsione e di attrazione oscura, quella riservata agli incidenti d’auto e alle malformazioni in genere.
Sono spalmata alla porta, in mutande. Mi giro verso di te, inarco un sopracciglio.
Ecco, lo vedi? E’ per via di tutti gli Adriano e le Adriana del Movimento Marmista-Elettricista stazionanti sul mio pianerottolo la domenica mattina che io mai ti definirò compagno.
Adesso mi capisci, amoremio?
***
La parola "compagna" è stata gentilmente offerta da Luca.
Nessun Compagno è stato maltrattato per la realizzazione di questo post.
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