mercoledì 14 marzo 2012

dimmi una parola. #3 "verità"

“Verità! Devi scegliere "verità" ogni tanto!”.
Antonio Puglisi a “obbligo e verità” sceglieva sempre “obbligo”. 
“Perché non scegli mai “verità”, Anto’? Guardati! Ti stai a fare delle figure di merda totali, con questi obblighi, ti stanno a sfottere tutti. E a me pure, mi sfottono, ché sto con te”. 
Alfredo Peluso si agita. Mentre parla, il sudore dalla testa gli cala righe marroni sulle guance e gocce di saliva gli zampillano dalla bocca. 
“Ma tu nel cervello sei tutto marcito o cosa? Un obbligo è solo un obbligo, è una cosa da fare e basta. Non sei tu. Una verità è una cosa tua. Io le cose mie non le condivido per gioco, io manco il pallone ci condivido con quegli scarti di ringhiera”.
“Mado’, Anto’, sei proprio un antico! Puoi anche dire una bugia a “verità”, chi minchia vuoi che se ne accorga? Che poi pure tu abiti alla ringhiera...”.
Non gira neanche la testa, Antonio Puglisi. Gli basta un movimento lento degli occhi, come una frustata di ortiche a rallentatore, e l’amico s'azzitta. Alfredo Peluso abbassa lo sguardo su una crosta del gomito e inizia con l'unghia nera dell'indice un lavoro meticoloso e silente di asportazione.
“Ce l’hai una cinquecento lire? Passiamo al bar Natale a prenderci un estathè?”.
“Anto’, non vorrei dire, ma sei senza mutande e senza pantaloni…”.
“E mi presti la tua, di mutanda: tanto fa caldo, faccio tipo costume…”
“…”
“Oh! Alfre’! Allora?”.
“…però la prossima volta scegli verità…”.

***

La parola di oggi, "verità", ci è stata gentilmente offerta dalla Vale.
Attenzione! Il bar Natale ha chiuso circa nove anni fa: se avete voglia di estathè, non cercatelo lì.

Se vuoi anche tu una storia breve, scrivimi la tua parola via email (lasaramandra@gmail.com) o nei commenti qui sotto. 
Ti avviserò quando sarà pronta.

5 commenti:

  1. uh, io una roba simile l'ho vissuta.
    son corso a casa a recuperare un paio di braghe per antò. ché io, le mie, mica gliele potevo lasciare, gli sarebbero cadute alle caviglie lasciandolo smutandato uguale.

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  2. ...in ritardo!?
    tu al solito, incantevole.
    tempo fa avevo adottato una parola a mio parere ideale... anche se immagino la lunga lista, comunque la mando lo stesso: EPILLIO non dovesse piacerti, la seconda è... MENTINA.

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