- con voce sottile, dal fondo, chiamarti, immensa -
Dimmi, dove sei, dove vai con quel tuo lumicino?
Lo senti questo silenzio, questo caldo nel ventre
che lascia bagnata la pelle,
che fa discostare le cosce?
Qua sotto è una ressa, di animali che scalciano
che parlano una lingua muta
di rosso di oro che brilla
antica, sul fondo.
Dimmi, li senti, tu? Li vedi anche tu, col tuo lanternino?
E' arrivato il momento di lasciare entrare le bestie,
spalancare le imposte sul fondo
sul nero
l'abisso
e scendere
entrare
più giù
più giù
più giù.
Vieni dentro anche tu
ora
vieni col tuo luccichino
vieni dentro di me
- grandissima e nera e infinita e femmina -
vieni dentro di me
vieni, tu
adesso
ora.
Illustrazione onirica di Fabio Visintin, disegnatore che, col suo bianco e nero, mi ha ridato le parole, dopo avermi lasciata senza.
che lascia bagnata la pelle,
che fa discostare le cosce?
che parlano una lingua muta
di rosso di oro che brilla
antica, sul fondo.
vieni dentro di me
Illustrazione onirica di Fabio Visintin, disegnatore che, col suo bianco e nero, mi ha ridato le parole, dopo avermi lasciata senza.
questo connubio di parole e segni è spettacolare... sopratutto perché il segno lo scopri dopo che già nella tua testa si era formata un'immagine e stai lì a guardare cosa è uguale e cosa avevi "visto" diverso.
RispondiEliminaelia
Prima avevo messo l'immagine subito dopo il titolo, visto che il testo si è ispirato al disegno, poi invece ho deciso di metterla alla fine perché volevo lasciare il lettore a bocca spalancata come sono rimasta io quando l'ho vista la prima volta.
EliminaQuando ero piccola, l'illustrazione alla fine di una storia mi piaceva di più che a metà o all'inizio perché in questo modo non interferiva con la mia immaginazione e anche oggi è così.
Che bello, di primo mattino.
RispondiEliminaYou made my day, girl.
♥
Ma grazie!
Elimina;)
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