mercoledì quelli della redazione di zingarate.com mi hanno detto che il mio blog su amsterdam sta andando bene, con 2400 accessi dall’apertura, 200 solo l’altro giorno. sono contenta.
oggi guardo le statistiche qui su blogger -che però si capisce che sono fatte a muzzo quindi non le prendo seriamente in considerazione- e si dice che leggano lasaRamandra una trentina di persone al giorno: fa molto privè, se vogliamo.
ma ora non sto scrivendo per raccontarvi dell’andamento dei miei blog, ma perché sto ridendo da sola come una scema.
mentre controllavo gli accessi, sono andata a leggermi le parole chiave per la ricerca, ovvero quelle parole che, digitate su google, vi portano al mio blog. spiego per chi ci capisse ancor meno di me: se voi digitate ad esempio “ivano l’iguano” google vi spara fuori il link a lasaRamandra. anche se cercate “oca oche” arrivate qui.
ecco, ben due persone sono arrivate qui digitando “paguro nella figa”.
giuro, solo a scriverlo rido di nuovo.
perché, se queste persone cercavano veramente uno dei miei racconti, significa che hanno mischiato quello del paguro (dove di figa non c’è manco un pelo) con quello della rossa, che di figa ne aveva sì un bel q.b., ma di paguri neanche l’ombra di un guscio. in questo caso avrebbero tutta la mia solidarietà, perché anche io faccio di questi mix micidiali, incollo ricordi a collage con risultati spesso buffi e diversi dalla realtà.
oppure queste persone cercavano veramente un paguro nella figa e lì mi si apre un mondo di piacere animale di cui ammetto tutta la mia ignoranza.
io ringrazio questi pescatori di paguri nella figa perché mi hanno involontariamente fatto ridere di gusto di prima mattina e, se stessero leggendo questo post, li pregherei di presentarsi, anche in privato, perché vorrei davvero stringer loro (virtualmente) la mano.
oggi guardo le statistiche qui su blogger -che però si capisce che sono fatte a muzzo quindi non le prendo seriamente in considerazione- e si dice che leggano lasaRamandra una trentina di persone al giorno: fa molto privè, se vogliamo.
ma ora non sto scrivendo per raccontarvi dell’andamento dei miei blog, ma perché sto ridendo da sola come una scema.
mentre controllavo gli accessi, sono andata a leggermi le parole chiave per la ricerca, ovvero quelle parole che, digitate su google, vi portano al mio blog. spiego per chi ci capisse ancor meno di me: se voi digitate ad esempio “ivano l’iguano” google vi spara fuori il link a lasaRamandra. anche se cercate “oca oche” arrivate qui.
ecco, ben due persone sono arrivate qui digitando “paguro nella figa”.
giuro, solo a scriverlo rido di nuovo.
perché, se queste persone cercavano veramente uno dei miei racconti, significa che hanno mischiato quello del paguro (dove di figa non c’è manco un pelo) con quello della rossa, che di figa ne aveva sì un bel q.b., ma di paguri neanche l’ombra di un guscio. in questo caso avrebbero tutta la mia solidarietà, perché anche io faccio di questi mix micidiali, incollo ricordi a collage con risultati spesso buffi e diversi dalla realtà.
oppure queste persone cercavano veramente un paguro nella figa e lì mi si apre un mondo di piacere animale di cui ammetto tutta la mia ignoranza.
io ringrazio questi pescatori di paguri nella figa perché mi hanno involontariamente fatto ridere di gusto di prima mattina e, se stessero leggendo questo post, li pregherei di presentarsi, anche in privato, perché vorrei davvero stringer loro (virtualmente) la mano.
..è certo. non poteva essere diversamente ......troppo brava....e poi con la storia del "paguro" "rossa" "figa" mi hai fatto troppo ridere !!!
RispondiEliminaa me i complimenti fanno diventare rossa...però mi piacciono anche :)
RispondiEliminagrazie erne.
sà
io la mano a chi cercava "paguro nella figa" eviterei di stringerla...
RispondiEliminauahahah! oddio, ho avuto l'immagine di una ricerca fisica di un paguro nella figa!
RispondiElimina( ma non diventi rossa a dire queste cose? :P )
intendevo un'altra cosa, non te lo spiego magari poi diventi rossa te, e ti dedichi una bella poesia allo specchio.
RispondiEliminaennò, mò spieghi...che son lenta e non ho capito.
RispondiEliminasecondo me non possono che essere degli uomini ad aver usato quella chiave di ricerca(un'altra ricaduta nella sottostima del genere maschile). Comunque anche a loro sarebbe concessa la possibilità di cercare manualmente il paguro ma, come dice un mio amico, "l'epilogo di una serata maschile al 90% è sempre lo stesso"...
RispondiEliminasì, ma a me fa ridere, non ne faccio una questione di genere. mi fa ridere sia nel caso in cui uno (uomo o donna) abbia confuso titoli e contenuti dei racconti, sia nel caso in cui abbia cercato qualcosa (video, articoli, foto) su un paguro nella figa.
RispondiEliminatutto qui.
la spiegazione letterale è sempre la più divertente: cercava le istruzioni per tirarlo davvero fuori dopo una giornata di mare in una spiaggia nudista... Pensa te quale sarebbe quella de "l'uomo nero" :)
RispondiEliminaecco, tra un po' ci devo mettere il bollino rosso a 'sto blog. che oggi qualcuno è arrivato qui attraverso "baci con la lingua sul cazzo".
RispondiEliminason soddisfazioni, eh :)