al cinema kriterion vicino a casa mia c’è un caffè.
mi piace il caffè del cinema kriterion, ti ci porterei, piacerebbe anche a te.
nel caffè del cinema kriterion c’è un’insegna rossa con una scritta bianca che dice kriterion (per forza, siamo al cinema kriterion, se fossimo al the movies ci sarebbe scritto the movies, ma il the movies è dall’altra parte della città e l’insegna del the movies è rossa su fondo bianco, non il contrario, come questa del kriterion).
mi piace il caffè del cinema kriterion, ti ci porterei, piacerebbe anche a te.
nel caffè del cinema kriterion c’è un’insegna rossa con una scritta bianca che dice kriterion (per forza, siamo al cinema kriterion, se fossimo al the movies ci sarebbe scritto the movies, ma il the movies è dall’altra parte della città e l’insegna del the movies è rossa su fondo bianco, non il contrario, come questa del kriterion).
al caffè kriterion oggi c’era una barista rossa, giovane e rossa, ma giovane tanto, rossa un po’ meno.
a me piacciono molto le rosse, ma molto che non ci capisco più niente se le guardo negli occhi per più di quattro secondi e questa barista giovanepiccola e rossa perfetta, coi capelli legati, tutti storti scalati, questa barista con le braccia burrose, tutte morbide e cremose, questa ragazza con gli occhi tagliati a cinese ma coi capelli irlandesi, io me la sono guardata tutta, me la sono consumata a guardarla: dalla poltroncina del tavolino basso la guardavo, poi dal tavolo alto vicino al bancone del bar, da dietro una montagna di mentos e di mars e di tazze sporche di cappuccino io l’ho guardata, tra la testa della bionda con gli occhiali da nerd e quella della giapponese col cappello da david crockett io la guardavo e col pensiero la chiamavo: rooossaaa...rooossaaa...girati rossa! tipo troisi col vaso facevo: vieniiii…vieeeeeniiii…!
ma la rossa non si girava, io guardavo la rossa che di baci piccoli le avrei riempito la bocca, di baci piccoli da succhiarmela tutta, baci come goccioline, baci piccoli da succhialingua, ma la rossa non si girava.
io però poi
in un angolo nel bar del cinema kriterion
tutta me la sono succhiata questa rossa
tutta me la sono bevuta
tutta piccola l’ho fatta diventare
piccola minuscola
piccola da entrarmi nella fica
piccola da darmi centomille piccoli baci
baci che ti succhiano da dentro
che ti leccano e ti lappano e ancora ti succhiano
baci liquidi in punta di fica
che ti stringono bevendoti
centomille piccole bocche
come di centomille piccoli pesci
tutti a succhiare
per respirare.
io la barista molto giovane e rossa precisa me la sono scopata tanto e a fondo, ma tutta di testa me la sono scopata, che all’uscita dal kriterion ancora inciampavo nel desiderio, frustata di fiamme di fantasia.
a me piacciono molto le rosse, ma molto che non ci capisco più niente se le guardo negli occhi per più di quattro secondi e questa barista giovanepiccola e rossa perfetta, coi capelli legati, tutti storti scalati, questa barista con le braccia burrose, tutte morbide e cremose, questa ragazza con gli occhi tagliati a cinese ma coi capelli irlandesi, io me la sono guardata tutta, me la sono consumata a guardarla: dalla poltroncina del tavolino basso la guardavo, poi dal tavolo alto vicino al bancone del bar, da dietro una montagna di mentos e di mars e di tazze sporche di cappuccino io l’ho guardata, tra la testa della bionda con gli occhiali da nerd e quella della giapponese col cappello da david crockett io la guardavo e col pensiero la chiamavo: rooossaaa...rooossaaa...girati rossa! tipo troisi col vaso facevo: vieniiii…vieeeeeniiii…!
ma la rossa non si girava, io guardavo la rossa che di baci piccoli le avrei riempito la bocca, di baci piccoli da succhiarmela tutta, baci come goccioline, baci piccoli da succhialingua, ma la rossa non si girava.
io però poi
in un angolo nel bar del cinema kriterion
tutta me la sono succhiata questa rossa
tutta me la sono bevuta
tutta piccola l’ho fatta diventare
piccola minuscola
piccola da entrarmi nella fica
piccola da darmi centomille piccoli baci
baci che ti succhiano da dentro
che ti leccano e ti lappano e ancora ti succhiano
baci liquidi in punta di fica
che ti stringono bevendoti
centomille piccole bocche
come di centomille piccoli pesci
tutti a succhiare
per respirare.
io la barista molto giovane e rossa precisa me la sono scopata tanto e a fondo, ma tutta di testa me la sono scopata, che all’uscita dal kriterion ancora inciampavo nel desiderio, frustata di fiamme di fantasia.
anche a me, tanto, non si immagina quanto affascini una rossa. Persevera e non frustrarti... tempo al tempo e... riuscirai (!?) metti che lei non sà finchè non saprà.
RispondiEliminabello il rimpicciolimento, mi chiedo se viene dalla tua mente, perchè a me riporta a bukowski "taccuino di un vecchio sporcaccione" e ad almodovar "parla con lei"
letti-visti, anche tu? ma non importa. Tu non disperare-frustrare.
ama...vivi... piccola saRamandra
hai fatto arrossire anche me.
RispondiElimina...eh eh...bruciano di più le fiamme..di fantasia...che le reali......!!!!!!!
RispondiElimina@ lofarò: taccuino di un vecchio sporcaccione non l'ho letto ma ho visto parla con lei e ripensandoci mi sono ricordata della scena del rimpicciolimento.
RispondiEliminale immagini che "vedo" sono spesso "fuori misura" o mutano, fluiscono in altre forme. chissà se quella del farsi "nica nica" si era depositata da qualche parte della mia testa per tornare fuori ora...non saprei dire.
non son frustrazioni le mie, son desideri che mi piace lasciare irrealizzati, solo per il gusto di sentire un sobbollire di sottofondo, come una cottura a fiamma bassissima e infinita.
@ frà: perchè, è difficile far arrossire gli ingegneri femmina? o sono io che t'arrossisco con parole di rossa? :)
@ erne: e per fortuna mi hanno dato la fantasia!
non sono un ingegnere... ma per me è come un complimento, anche solo che qualcuno possa pensarlo... sì,sei tu che mi fai diventar rossa, con le parole di rossa!
RispondiEliminadal tuo post in cui scrivevi che in inghilterra avvevi scoperto che ai corsi di ingegneria insegnavano anche filosofia ho dedotto che tu fossi ingegnera. come vedi io logica non l'ho studiata. e manco matematica, che non sempre 1+1 fa 2.
RispondiEliminaammetto che un po' mi fa ridere 'sta cosa di far diventare rosso qualcuno. eheh.
RispondiEliminaallora ti faccio ridere meglio: sono davvero arrossita alla lettura del post, ed ero in un'aula studio. Mi sono guardata intorno istintivamente ma ovviamente non mi cagava nessuno. Basta poco, lo ammetto.
RispondiEliminasì, ci sei riuscita, mi hai fatto davvero ridere, con l'audio. ti vedo, lì nell'aula studio a controllare se nessuno ti ha notata...eheh
RispondiEliminache poi: cosa fa arrossire di questo pezzo? leggere fica?
RispondiEliminafica con la C fa arrossire anche me, è proprio cosa di scopare, di desiderio. figa con la G è altro, è esclamazione nordica, è bella ragazza ma niente di più.
fi-ca.
fi-ca.
fiCa fa arrossire, non ce n'è :)
scusare!!!!
RispondiEliminala... dislessia mi ha fatto leggere frustrata anzichè frustata di fiamme di fantasia.
non me lo spiegavo per quello l'avevo citato non capivo. scusa ancora non volevo assolutamente. mi dispiace
e di che ti scusi? parli con una che confonde perennemente p b d q n u c e v f e assemlbla a caso gruppi di sillabe quando legge ad alta voce. nessun problema, tranquillo!
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