giovedì 13 gennaio 2011

verità di carta

le parole nel sogno mi dicevano che mio padre era morto.
leggevo sul computer un messaggio di mio fratello a mia madre: “mamma, il papà è morto, devi venire a riconoscere…”.
mi sveglio di colpo. potrei chiamare mio padre per sapere come sta, ma una telefonata nel cuore della notte potrebbe davvero ucciderlo. opto per un sms: “ho fatto un brutto sogno, quando ti svegli dimmi se va tutto bene”.
rimango nel letto sudata, gli occhi spalancati. mangio boccate di aria, di vuoto. la luce del lampione entra dalla finestra e mi spara dritta in faccia: impossibile riaddormentersi.
arriva la risposta di mio padre: sta bene. sono le tre meno un quarto, l’ho svegliato di sicuro, papà è uno che si addormenta alle novezerodue, mentre sparecchia la tavola.
ora so che mio padre è vivo in questo mondo di realtà, ma nel mondo delle parole rimane morto.
com’è morire nelle parole? dove è mio padre morto nel mondo di scrittura? e io, figlia scritta, cosa ci faccio con un padre defunto di carta?
mio padre di carne e verità dice che, quando morirà, desidera essere cremato e vuole che tutta la famiglia si inerpichi per la val zebrù a sparpagliare i suoi resti nel giardino delle marmotte. ma questo padre morto di letterine? cosa vuole? cosa ci faccio dei suoi resti di carta? una barchetta da lasciar annegare in mare, in un ruscello della val zebrù? e di quale val zebrù? la val zebrù di carta? dov’è la val zebrù sulla carta? atlante zanichelli, tavola 16, 4B.
raccolgo tutte le lettere di mio padre, ne faccio azzurri non-ti-scordar-di-me e li sparpaglio sull’atlante.

e io? che faccio dopo io?
io dopo mi faccio gru di origami, volo via di carta di riso e non ritorno mai più.

2 commenti:

  1. forse hai bisogno di sciverlo o di scrivergli?
    chissà magari serve a farlo rivivere nel mondo di scrittura, così non hai bisogno di farti gru d'origami.
    oppure era meglio che leggevo e mi stavo noscritto, apprezzando la collanina, senza entrare nel mondo di carta che appartiene a te.

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  2. ... un padre defunto di carta...semplicemente rinasce dai fiori azzurri... ...scrivendo di lui..rinasce...come quando cominci un nuovo foglio...

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