lunedì 17 gennaio 2011

comunque

Ti amerò comunque
Negli spazi sottili del non esserci
Nel tempo disteso del piano piano.
Agli uccelli e all’acqua il testimone
E alle parole sacre
E agli occhi
Alla saliva mischiata nelle bocche
E agli incastri stupefatti
di carni prima sconosciute.
Ti amerò comunque.
Nel silenzio
Nella sottrazione che moltiplica
Nel bisogno nucleare
del doppio uguale ma diverso
Nell’urlo annegato
che per sempre addormenta.
Comunque
ti amerò, comunque.

4 commenti:

  1. ...io.... non ti avevo ancora mai letto.
    mi emozioni!
    ho letto i tuoi ultimi 4 post di questo blog...
    sono piacevolmente intristito... (ma questo è un ossimoro!?)
    ho il piacere del dolore... della sofferenza ma dell'anima, non della carne ... in questo momento.
    e sono felice perchè "capisco" quello che hai scritto.
    lo capisco con la testa e con il cuore.
    xkè non son bravo con le parole... e mi sa che ogni tanto usero' le tue per dirmi quello che provo.
    grazie!
    Mimmo

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  2. e io ti ringrazio per le tue parole perché i commenti mi fanno sempre piacere (anche se un po' mi imbarazzano) e mi permettono di capire cosa pensano o sentono le persone quando mi leggono. senza questi "ritorni" io infatti non riesco a vedere cosa c'è in quello che scrivo, non so cosa riesco a trasmettere.

    quindi grazie ancora e benvenuto in questo ingarbuglio di pensieri :)

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  3. :)
    pensavo... bella accoppiata! io non so dirmi quello che provo e tu non sai vedere cosa c'è in quello che scrivi...
    toccante!
    permettimi un abbraccio virtuale

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  4. ma sì! virtualmente abbracciamoci! :)

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