mercoledì 13 luglio 2011

il sergente vaporella e i racconti a quattro mani

qualche giorno fa ricevo un messaggio su facebook da una certa giulia meli.
io guardo la foto e penso: “ignota”.
accetto raramente amicizie da gente che non conosco, per un semplice motivo: sono vagamente paranoica e l’idea che sconosciuti guardino le mie foto o leggano certi miei pensieri mi imbarazza e mi mette a disagio.
siccome ho la memoria di una gallina lobotomizzata, domando sempre a chi mi contatta se ci conosciamo. appurato che non ci conosciamo direttamente ma che si tratta –normalmente- di un lettore di uno dei mie blog, spiego non accetto richieste di amicizia da chi non conosco, salvo rari casi in cui ci si scrive prima per un po’ e si ha così la possibilità di “conoscersi” un minimo entrambi. tutti capiscono.
ma questa giulia il tempo ti intavolare tutta ‘sta tarantella non me lo dà.



arriva subito al sodo dicendomi che mi sta contattando perché:
a-    le piace come scrivo;
b-    è sicura (sicura, dice proprio così, giuro) che il sito che gestisce insieme ad altri compagni suoi di merende mi piacerà.

io in una frazione di secondo penso che:
a-    giulia meli è un’ingegnera/ una ragioniera/ un sergente militare/ una pignolina cacacazzi perché solo gli ingegneri, i ragionieri, i sergenti militari (e i) pignolini cacacazzi si esprimono con gli elenchi per dire qualsiasi cosa (“adesso mettiamo a- le forchette b- i coltelli c- i tovaglioli…);
b-    giulia meli è una rappresentante che mi vuole vendere una vaporella completa di 42 accessori per il ripasso dei polsini, dei colletti e del carrè nonché di due confezioni di appretto tentando di sedurmi con la becera scusa del “ma come scrivi bene”.

ovviamente corro subito a vedere il sito.
non vendono vaporelle.
sembra piuttosto vendano caffè.
o libri.
o entrambi.
o forse né uno né l'altro.
ma insomma, mi incuriosisce.
ci giro un po’ e sì, anche se non capisco subito come funziona, mi sa che la giulia meli ci ha ragione.
le rispondo, qualche scambio di mail, consigli di siti di scrittura vari e blog: sembra di conoscersi da decenni.
giulia scrive in un modo asciutto, senza sbavature, e mi fa ridere.
amicizia accettata.

in meno di una settimana non passa un giorno senza sentirci.
giulia è un continuo guarda qui, leggi là, secondo me ti interessa.
e ci becca sempre.

l’altro giorno mi dice
ho letto su questo blog che stanno organizzando un concorso, si partecipa con un racconto scritto a quattro mani e ho pensato che vorrei proprio provarci con te.
in una parte nascosta del mio cranio sento voci come spifferi che dicono
no! non l’hai mai fatto! non sei capace! sei una comandina del cazzo e ti irriterai quando la storia andrà per una strada che non hai deciso tu! farai una figura dimmerda stratosferica! ti infastidirai per ogni avverbio di troppo! no! no! dì di no!

- sì, dai, perché no?

e quindi alla fine, con questa pignolina cacacazzi ci sto scrivendo un racconto a quattro mani.
in realtà, nessuna delle due sa come si scriva un racconto a quattro mani perché per entrambe è la prima volta, perciò abbiamo iniziato col darci poche regole da infrangere al più presto, poi abbiamo buttatto giù una serie di incipit (sette) a cui abbiamo cercato di aggrapparci e ora stiamo portando avanti a braccetto ben cinque storie.
probabilmente
a-    ci schianteremo;
b-    finiremo in un-due-tre-quattro-cinque cul de sac, ma
c-    magari anche no.

ho sempre un po’ paura di perdermi o di far perdere tutti questi personaggi che abbiamo raccolto per strada e di cui speriamo di riuscire a raccontare la storia.
nonostante questo, mi sto divertendo tanto.
provo una sensazione molto simile a quando davo forma a intere città di lego insieme a mio fratello, l’emozione di creare qualcosa di colorato e complesso senza avere ben in mente quale sarà il risultato finale, il piacere di creare qualcosa, per gioco, con qualcun altro, qualcuno che capisce al volo che ti serve un pezzo da sei piatto rosso o uno da due alto.

vi tengo aggiornati, vado a pensare al seguito delle nostre storie.
o forse a dormire, che mi sa che sto crollando.
e magari iscrivetevi pure voi, al concorso, se avete il pallino della scrittura, che i partecipanti al momento sono un po' pochini, un po' troppo pochini.

parentesi:

per essere un sergente militare, è portata per la scrittura, è bravina, penso dopo qualche mail e qualche pezzo di storia più tardi.
poi così, tantoper,
cerco chiccazz’è, ‘sta giulia sergente
e scopro
che giulia meli in vaporella
ha scritto e pubblicato ben due romanzi
due.

ah, penso, hai capito il sergente?



1 commento:

  1. uhmm!!!!!
    non si sta nella pelle.
    p.s.: Quante mani hai?, chi tra quelli in grado di scrivere non chiederebbe le altre due alla saRamandra??

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