il problema è che mi sono bloccata di nuovo, che ho mandato a ramengo la disciplina, che mi devo incatenare gobba davanti al computer e scrivere tutti i santi giorni, anche se mi vengono delle schifezze.
m'è venuta l'ansia di dover tirar fuori delle "belle storie", ma a me viene una storia bella su cinquanta -se sono fortunata- quindi posso solo rimettermi a "produrre" e sperare che a un certo punto qualcosa di decente venga fuori.
questo spazio è nato come una palestra, eppure provo di nuovo vergogna ad espormi. è un meccanismo marcio, perché se mi vergogno non scrivo e se non scrivo non miglioro.
quindi ho deciso che devo riprendere a lavorare di ruspa e lo farò taggando i pezzi nuovi con "cose di schifìo" almeno non mi si potrà dire niente.
gli avvisi invece sono due.
il primo riguarda "Hanno ucciso Barbapapà": ormai avete capito che Barabba lo pubblica a puntate il giovedì, quindi -se vi interessa- segnatevelo, ché io mi sento un po' ridicola a ricordarlo ogni settimana, soprattutto perché mancano ancora molte puntate alla fine del racconto.
il secondo avviso invece è per segnalare che oggi è l'ultimo giorno utile per inviare le cover al grande concorso senza premi: domani comunicherò il nome del vincitore, poi invierò tutto alle donzelle dello Starbooks Coffee che a breve pubblicheranno nella loro libreria l'ebook col racconto "ma tu lo sai dov'è l'australia?".
ad ora, mi sono arrivati otto progetti di copertina e diverse proposte senza immagini. è stato emozionante vedere come tanti abbiano trovato l'idea stimolante e come in molti abbiano deciso di dedicarvicisi, così, gratuitamente, per puro divertimento, per il piacere semplice di giocare. ogni email che ho ricevuto è stata una specie di regalo di non-compleanno e non smetterò mai di ringraziare tutti quelli che hanno contribuito col loro lavoro.
con le cover che non diventeranno "copertine ufficiali" mi piacerebbe -previa autorizzazione degli autori-realizzare una miniraccolta visibile a tutti: devo solo capire come fare, ma ci riuscirò, sono ottimista :)
Ciao!
RispondiEliminaIo credo che sarebbe opportuno farti venire delle brutte storie, per tirare fuori delle belle ansie, e per scrivere poi delle storie che non siano in partenza belle o brutte, ma che abbiano il necessario spessore di terreno per coltivarle e lasciarle maturare, al di là del loro destino e della loro impermanente estetica.
Un saluto.
l.s.
già, la disciplina, che meravigliosa cosa sconosciuta. quando sento disciplina, non so perché, mi viene sempre in mente star trek: un viaggio verso l'ignoto. forza, tu.
RispondiEliminaSono in fibrillazione per il verdetto! Intanto se il mio capo non torna leggo Barbapapà. :D
RispondiEliminaApelle (il più grande pittore greco). Adoperava solo quattro colori: il bianco, il giallo, il rosso, il nero. Plinio gli attribuiva il detto: "Nulla dies sine linea", cioè non lasciare passare giorno senza esercitarsi nel disegno, una massima valida anche per gli scrittori se è vero, come dice Baudelaire, che l'ispirazione è la sorella del lavoro quotidiano. (Aldo Buzzi. Stecchini da denti. Ed. ponte alle grazie)
RispondiElimina@ luigi e gap: grazie.
RispondiElimina@ sir babylon: dai che manca poco!
@ thunalab: e forse non a caso la persona che mi ha insegnato questa cosa della "ruspa" è un disegnatore.
OTTIMISTA!!!????
RispondiEliminanon direi.
riuscire... visto le qualità della saramandra+successivo corso di disegno... a proposito, avremmo letto con piacevole moltezza il cosa ti accadeva frequentandolo.+ cartigliearsomigli se ne trovi il tempo riusciresti benissimo tu stessa a fotodisegnadescriverli.
@tutti, leggere opera omnia a partire da 2010 (119) e poi, dite un po voi se la media non è ben più alta di 1|50 che dice lei sperando di far ricredere questa troppo poco renderseneconto della saramandra.
facci contenti sàramandra,anche se è vero quello che dice Allen Ginsberg, "solo se scrivi ogni giorno Sarà abbastanza" tu scrivi quando voi, (n)oI, non ne avremo mai abbastanza.
p.s.: sopportare dislessia-sgrammatica etcetcetc. thnks!