domenica 31 luglio 2011

cose di nessun interesse (se non per me)

gigi –il mio coinquilino- è in camera sua a guardare uno speciale su amy winehouse. chiedo asilo per vederlo anche io dato che non ho la tv e m’appallottolo sul suo letto, ottenendo pure un cuscino in prestito.
sentiamo un paio di canzoni ma poi cambiamo canale dato che sul cinque c'è E.T. che è già ricoverato e meno male che non l’ho visto quando era nel torrente tutto rugoso secco e grigio perché lì piango sempre (piango anche dopo, ma in quella scena piango proprio da strozzo in gola).
E.T. e il suo amico elliott stanno su due lettini vicini tutti pieni di fili e di tubi e elliott prega l’extraterrestre di non lasciarlo, ma si vede che E.T. sta malissimo e infatti poi muore.
elliott allora si strappa tutti gli elettrodi e grida disperato e a quel punto a me viene, puntuale, il magone, come quando ero piccola. quella per me è la rappresentazione dell’andarsene dell’Altro senza possibilità di replica, è l’andarsene senza salutarsi: non la reggevo allora quella scena e non la reggo oggi, trent’anni dopo.

cambia l’inquadratura e il bambino corre mezzo sbracato in un tubo di plastica sottile tipo domopack: ha scoperto che E.T. in realtà è ancora vivo e vuole portarlo nel bosco a telefonare casa, ché la sua famiglia deve venire a riprenderselo con la navicella spaziale.
lo vedo di spalle che corre in jeans e magliettina bianca; nella mano destra tiene, afflosciata, una felpa rossa.
io non mi ricordo mai niente dei film e dei libri e se tu mi domandi quale è il mio film preferito o il mio autore preferito io dentro ho solo nebbia e ti rispondo con qualcosa di assolutamente banale perché in mente ho tutto un gran mischione da cui non riesco a estrarre nulla. se tu mi chiedi di raccontarti la trama di un romanzo, anche di uno che mi è piaciuto tantissimo, io non ci riesco. questa cosa mi fa sentire come menomata, ma funziono così e non ci posso fare niente.
la mia memoria però non è proprio tutta una nebbia. a volte scoppia in lampi di luce intensissimi che rischiarano il minimo dettaglio, che fanno radiografie precise di momenti anche molto lontani nel tempo e collegamenti inaspettati.
stasera è successo così.
vedo elliott correre nel tubo di domopack e in quel momento non solo ricordo perfettamente, ma riconosco, man mano che si presentano, particolari che mai avrei pensato di poter ricordare (la forma delle viti che tengono fissato il tubo al furgone, un cappello, degli occhiali da sole, il cordino che lega i codini di drew barrymore piccola, la curva di una bocca quando piange) ma soprattutto realizzo che la mia passione per le felpe rosse col cappuccio deriva da qui. felpa rossa con cappuccio e bici (che vola) si sono probabilmente cementati nella mia memoria come il ricordo primo di avventura, anzi, Avventura.
e di amicizia, di gruppo, di amore puro, di fratellanza e sorellanza, di dolore per la separazione e per la perdita.

"come"
"stay"
"i'll be right here".

dicono che il corpo non dimentica, che la memoria non è solo qualcosa nel cervello, ma qualcosa che si incide sotto la pelle, negli occhi, nei muscoli. quindi qualcosa anche dentro di me deve esserci, per forza.
il mio corpo ricorda l’insieme -fatto di dettagli spesso insignificanti- ricorda il senso delle cose e lo ricorda a colori.

convivere con una memoria come la mia, selettiva a suo piacimento, è mediamente faticoso, talvolta doloroso e a tratti imabarazzante.
è una memoria poco utile quando devo riportare con ordine dei fatti o abbinare dei nomi a delle facce; è perdente quando devo citare le parole esatte pronunciate in una conversazione, la fonte di una notizia, una poesia; è inutile per ricostruire cosa ho fatto nella vacanza del 1994 e sarebbe disastrosa ad un processo.

eppure stasera non riesco a pensarla così terribile, questa memoria di emozioni.
anzi, a un tratto mi sembra l'unica desiderabile, addirittura l'unica possibile.

in fondo è vero, ogni scarrafone è bello ammamma so’.

7 commenti:

  1. Credo che siamo così perchè siamo legati più alle emozioni che ai fatti concreti. Anche io non ricordo le trame ma le emozioni che mi hanno donato. Pensa come mi possa sentire ad avere accanto una persona che ricorda. Che è riuscito da una scena di un film che ricordavo (cosa eccezionale)a dirmi il titolo e regista.

    RispondiElimina
  2. mio padre e mio fratello sono fatti così: ricordano l'articolo che hanno letto di sfuggita sul tram, l'anno passato, numeri di telefono, attori, registi, fatti storici. da questo punto di vista, per me, la vita con loro è stata un inferno perché, mentre loro erano in grado di riportare le parole esatte di conversazioni avvenute mesi prima (!!!) io storpiavo tutto perché della conversazione conservavo solo il senso e il significato emotivo. e questo mi estrometteva da qualsiasi discorso. quindi un po' ti capisco. la cosa brutta per me è che, ad esempio, sono stata una grande amante della letteratura italiana e francese oltre che della storia dell'arte. alle superiori e poco dopo avrei potuto dirti qualsiasi cosa su qualsiasi scrittore o artista e ora non ricordo più nulla. è vero he certi dati della memoria si dissolvono quando non vengono utilizzati ma così è eccessivo. ho dimenticato anche tutto quello che ho studiato all'università. pensa che ho fatto una tesi sulla scolarizzazione dei rom, ho praticamente passato tre anni in un campo nomadi e ora non ricordo praticamente nulla. per questo dico che a volte è davvero brutto, avere una Smemoria così.

    RispondiElimina
  3. se ti vuoi ricordare qualcosa dei nomadi basta che ti guardi snatch

    per quello che riguarda la memoria vendinpo questo link sul magico numero 7

    RispondiElimina
  4. adoVo the snatch (anche se non mi ricordo la trama, ovvviamente)!
    "ti piacciono i cOni?"

    RispondiElimina
  5. vai su you tube, cerca "the snatch ti piacciono i coni". non riesco a fare copiaincolla del link col cell.

    RispondiElimina
  6. si, avevo capito ma non ero sicuro.
    Io ho un cane talmente intelligente che quando gli dico "fermo" viene da me. Si chiama "Fermo"

    RispondiElimina

se accedi come anonimo perché non sei utente google e blablabla, mi piacerebbe che ti firmassi almeno con uno pseudonimo, così rispondendoti potrò rivolgermi a te in modo meno impersonale. ciao e grazie per il tuo commento!