sabato 23 ottobre 2010

i cani neri

grattano alla porta-finestra minuscoli cani neri
piccoli musi di cane senza padrone.
piove, e forte, che fuori è un pieno di rumore  e dentro casa zitto.
solo la stufa soffia,
e anche il vento dal buco nel muro soffia, freddo.
io mi muovo invisibile senza suono
ascolto i cani
e la pioggia
e ogni respiro di stufa.
solo
faccio rumore con la forchetta nel piatto
ma pochissimo,
una lama sul ghiaccio.
sgocciola, fuori,
schioccano gocce sugli alberi
sui cani
nel nero.
la testa del cane mi guarda
muta
dentro.
sa il cane dove guardare
guarda il cane dove non voglio esser guardata.
negli occhi del cane il mio dentro
la mia me di acqua senza il guscio
il cane vede
e lecca
e lecca
e lecca.
io sono la me nascosta
biancovestita
nella bocca del cane
nel buio
in una casa piccola
con una luce gialla
una nidiata di cani-pulcini intorno
la pioggia che allaga le orecchie
io me
annegata
nella bocca del cane.

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