venerdì 8 ottobre 2010

stasera non è sera


questa non è serata per scrivere, questa è serata per fare fagottini di parole per l’inverno.
tutto è come pasta di pane troppo bagnata, una palude di lettere che non si sgarbugliano e m’inciampano le dita sui tasti.
è una vergogna sottile che mi affonda, questo mio scrivere incapace, è un pesce d’aprile di carta attaccato alla schiena.
è la mia follia sbandierata scioccamente, è la mia solitudine fotografata riga dopo riga.
è sconfitta e riflesso di stupidità.

stasera non ho nessuno che mi ascolti, nessuno di carne, intendo
stasera vorrei che qualcuno raccontasse a me qualcosa e mi facesse addormentare
stasera io non ho parole bianche e rotonde da regalare
stasera vorrei solo avere
avere
avere
avere
avere
e ancora avere.

raccontare
ciò che vedo nella mia testa è
farlo esistere e
stasera
fa una cazzo di paura fottuta.

4 commenti:

  1. non ti ho risposto subito perché ho pensato al tuo commento fino ad ora.
    chiedere sarebbe, in certi momenti, la cosa più sensata da fare, eppure a volte è così difficile. il timore di ricevere un rifiuto o, peggio, di sentir cadere nel nulla una richiesta, spesso è per me paralizzante.
    è banale, sciocco e probabilmente immaturo, però m'hanno fatta così, con le rotelle incastrate a caso :P

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se accedi come anonimo perché non sei utente google e blablabla, mi piacerebbe che ti firmassi almeno con uno pseudonimo, così rispondendoti potrò rivolgermi a te in modo meno impersonale. ciao e grazie per il tuo commento!