giovedì 8 luglio 2010

amata torta pane

oggi ho maltrattato le melanzane, ho preso a pugni la pasta frolla, ho trascurato l’insalata, non mi sono curata della cottura delle fettuccine, ho dimenticato – e bruciato – il pane in salamandra.

mi hanno detto che dovevo metterci un po’ d’amore in quello che facevo, che mentre amalgamavo il composto dei flan sembravo un muratore che impastava la malta.

a me ‘sta cosa qui che mi hanno detto mi ha fatto un po’ girare il culo perché so che è vera. io stavo lavorando male, senza un briciolo di passione, e me l’hanno fatto notare. e io odio che mi si faccia notare che sono in difetto, che faccio male una cosa.

io di amore ne avevo tanto fino a poco tempo fa, ero tutta un traboccare di amore, ero amore in entrata e amore in uscita, amore a/r. avevo così tanto amore che me ne avanzava e in qualche modo dovevo usarlo quell’amore, non volevo sprecarlo. così ho iniziato a fare tutto con amore: compravo il biglietto del tram con amore, pulivo i calamari con amore, sceglievo i fiori con amore, salutavo i vicini con amore. pure le bollette pagavo con amore e mi sembrava anche di andare al cesso amorevolmente. ho reso la mia vita una specie di polpettone amoroso, un pot pourri di avanzo d’ammòre. detta così suona un tantino raccapricciante, però vi assicuro che non era poi così male, anzi.

poi, non ho capito bene cosa è successo: un intoppo nei flussi amorosi, un cambiamento nelle rotte dei voli amorevoli che ora sono solo di andata e niente ritorno e io mi sono trovata con un amore tutto sbriciolato tra le dita, una cosa un po’ tristanzuola che non capisci neanche più bene cos’è, una cosa che voleva essere una sacher torte, un mont blanc e invece è, boh…è una torta pane senza il pane.

quindi se l’amore che mi è rimasto è tutto lì, tutto in quella torta pane senza il pane, ditemi voi se è pensabile trovare amore d’avanzo da mettere in quello che faccio, in quello che cucino. ditemi voi se sapete dove trovarne, di amore per lavorare, per cucinare, ma anche solo per dormire un po’ col respiro tranquillo. che magari esistono dadi d’amore o bustine di amore solubile per tutte le occasioni, ma io niente, qui non ne trovo; sarà che sono per le cose naturali e dei succedanei mi fido poco, ma per ora nisba: se lo devono essere preso tutto ai saldi l’ammorebello perché qui non ne è rimasto nemmeno un cucchiaino da caffè, nemmeno un sorso piccolo di cannuccia.


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