venerdì 9 luglio 2010

giorno dopo giorno

stasera, parlando su skype con un mio amico che sta in mongolia, ho visto dalla webcam che là stava albeggiando. è stato come vedere un pezzettino del mio futuro: sapevo che quel sole era quello che sarebbe arrivato qui dopo qualche ora, che il mio domani era in lievitazione e altrove già lo chiamavano oggi. ho pensato in un nanosecondo a tutte queste cose scontatissime e mi è presa un’ eccitazione da arrivo di babbo natale o da primo appuntamento, una cosa che mi sembrava che avrei dovuto farmi bella per l’occasione.
lo so anche io che la terra gira e che il sole sorge a oriente e tramonta ad occidente, li ho visti anche io i documentari di piero angela e un pochino le ho studiate queste cose da scienziati anche se prendevo sempre cinque.
però davvero, vedere in diretta il giorno che si fa a migliaia di chilometri da casa tua è come sbirciare nel forno i muffin che si gonfiano, è una cosa da brividini sulla testa e risatina inevitabile.
almeno, per me.


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