a mezzogiorno suonano alla porta. è un omino dell’ups. gli omini dell’ups mi incutono un po’ di timore: guidano quei furgoni marroni blindati che sembrano usciti dall’A-TEAM e hanno tutti queste divise marroni come i loro furgoni, divise tutte uguali, tutte molto ammerrigane, che li fanno assomigliare a dei grossi scarafaggi. non deve essere piacevole indossare una divisa che ti fa assomigliare ad un grosso scarafaggio sul furgone dell’A-TEAM. un grosso scarafaggio ammerrigano, per di più.
apro la porta in pigiama. questo omino non è il classico tipo ups da temere: peserà cinquantadue chili distribuiti lungo una centottantina di centimetri verticali. sembra fatto di carta di riso: pare fassino.
- meneer aivanoù? (non è fassino. o forse è fassino che ha imparato l’olandese)
- le sembro un meneer?
- avrà visto i baffi, suggerisce l’iguano, che si è subito materializzato dietro di me.
- tu taci, cretino. nee, ik ben niet meneer aivanoù. hij is niet hier.
- wie bent u?
- chi sono io? “una che si è addormentata alle quattro di mattina e che è stata svegliata da un ominoupiessedellaminchia” come la vedi come risposta?
- wat zegt u?
- niente, niente, non ho detto niente. ik ben… zijn vriendin. sono la sua ragazza?!? ma come cazzo mi è saltato in mente?
- toppy!, perfetto!, si entusiasma l’omino.
ivano se la ride e rientra. l’omino ups molla ai miei piedi un pacco pesantissimo, mi fa autografare il display di una macchinetta con una penna finta, saluta e si fa di nebbia. secondo me, senza quel pacco a fargli da zavorra, il vento se lo porterà via, quell’omino di carta velina.
sollevo a fatica lo scatolone, inizio ad aprirlo. ivano va in cucina e prepara un caffè.
- la mia fidanzata, eheh…
- machettiridi?
- la mia fidanzata…eheh! ma quindi vuole dire che se io e te siamo fidanzati facciamo le cose?
- oh, ma sei veramente ossessionato, tu! guarda che questo pacco è per te. hai ordinato qualcosa?
- no, io no. e tu?
- c’è un televisiore dentro. ripeto: ne sai qualcosa?
- io? no, ti ho detto di no!
di solito non metto in discussione la parola altrui, non sono una di quelli che cercano la menzogna, il secondo fine a tutti i costi in quello che uno fa o dice: sono una che normalmente si fida delle persone, io.
- scusa, dov’è la busta coi soldi per pagare l’affitto che avevo lasciato sul tavolo?
- …
delle persone, appunto.
apro la porta in pigiama. questo omino non è il classico tipo ups da temere: peserà cinquantadue chili distribuiti lungo una centottantina di centimetri verticali. sembra fatto di carta di riso: pare fassino.
- meneer aivanoù? (non è fassino. o forse è fassino che ha imparato l’olandese)
- le sembro un meneer?
- avrà visto i baffi, suggerisce l’iguano, che si è subito materializzato dietro di me.
- tu taci, cretino. nee, ik ben niet meneer aivanoù. hij is niet hier.
- wie bent u?
- chi sono io? “una che si è addormentata alle quattro di mattina e che è stata svegliata da un ominoupiessedellaminchia” come la vedi come risposta?
- wat zegt u?
- niente, niente, non ho detto niente. ik ben… zijn vriendin. sono la sua ragazza?!? ma come cazzo mi è saltato in mente?
- toppy!, perfetto!, si entusiasma l’omino.
ivano se la ride e rientra. l’omino ups molla ai miei piedi un pacco pesantissimo, mi fa autografare il display di una macchinetta con una penna finta, saluta e si fa di nebbia. secondo me, senza quel pacco a fargli da zavorra, il vento se lo porterà via, quell’omino di carta velina.
sollevo a fatica lo scatolone, inizio ad aprirlo. ivano va in cucina e prepara un caffè.
- la mia fidanzata, eheh…
- machettiridi?
- la mia fidanzata…eheh! ma quindi vuole dire che se io e te siamo fidanzati facciamo le cose?
- oh, ma sei veramente ossessionato, tu! guarda che questo pacco è per te. hai ordinato qualcosa?
- no, io no. e tu?
- c’è un televisiore dentro. ripeto: ne sai qualcosa?
- io? no, ti ho detto di no!
di solito non metto in discussione la parola altrui, non sono una di quelli che cercano la menzogna, il secondo fine a tutti i costi in quello che uno fa o dice: sono una che normalmente si fida delle persone, io.
- scusa, dov’è la busta coi soldi per pagare l’affitto che avevo lasciato sul tavolo?
- …
delle persone, appunto.
ahahahah...
RispondiEliminala mattina per me - direi che forse non è solo una mia prerogativa - rappresenta un momento molto difficile.
Proporrei alla rai di trasmettere in eurovisione ogni mattina la saramandra che legge le storie di ivano, un po' come nell'albero azzuro...lei ed ivano... da quando l'albero azzurro non lo fanno più per me è difficile.
Comunque ho un problema... ogni volta che penso ad ivano, mi viene in mente l'animaletto dei sofficini findus...maledetta televisione... che poi non so neanche che animale sia...io non ne capisco molto di animali...so che c'è il cane, il gatto, la mucca, la pecora che fa beeee, il lupo che fa auuuuuu...e poi c'è anche lo scarafaggio.... parliamone...lo scarafaggio.... ecco... dico solo che tale parola andrebbe usata con cautela... perchè poi c'è anche la piattola...e la piattola mi fa rabbrividire ancora di più.
ecco sono io ilariomare nella versione estiva ilarautan... ma forse mi dovrei trasformare in un insetticida più potente!
in eurovisione, mmm...mi piasce, mi piasce...iniziamo a pensare in grande, benebene... :)
RispondiEliminap.s.: l'animaletto dei sofficini mi sa che era il cugino di terzo grado di ivano, il camaleonte.