mercoledì 16 giugno 2010

dove vanno a finire gli amori inesplosi

io ci ho un'amica che lavora con i numeri e non ho capito bene cosa fa perché tutto quello che è numero per me sa un po' di magico e anche di pericoloso perché totalmente sconosciuto.
questa mia amica fa il suo lavoro di numeri in un ufficio.
ogni mattina, da ormai un anno, cerchiamo di berci un caffè insieme. cioè, ci colleghiamo a una chat, le dico che metto su la moka e, quando il caffè sta per salire, io l'avviso e lei si fionda alle macchinette a farsene uno. poi brindiamo e facciamo colazione insieme che spesso lei ha delle pizzette o un po' di torta e io invece mai niente. spesso lei mette su una canzone di atmosfera, a me piace quando mi linka "cosa hai messo nel caffè" cantata da lisa ono.
poi chiacchieriamo come se fossimo al bar e spesso facciamo dei discorsi proprio impegnati, filosofici. oggi era un giorno da caffè filosofico.

la mia amica mi chiedeva dove andassero a finire gli amori lasciati così, quelli senza un seguito, senza esplosioni. ci chiedevamo se ci fosse un cassonetto differenziato, o una specie di cimitero degli elefanti degli amori inesplosi o se semplicemente si appoggiassero sul fondo del mare. mi domandavo se parlassero tra loro o se non avessero più niente da dire e se qualche desiderio fosse rimasto nel loro guscio di amori sgusciati.
ce li immaginavamo tutti lì, sul fondo, carichi come dinamite che aspettano di essere trovati.
carichi ma disarmati. disarmati e disamati. disseccati, rinvigoriti e poi ancora rinsecchiti. con occhi grandi e sbigottiti che arrivati lì potevano finalmente chiudersi e riposare.
amori inesplosi che stanno e aspettano ma non vorrebbero più aspettare.
devono esserne pieni gli oceani, di questi amori senza seguito, cascati sul fondo come coriandoli in una pozzanghera, come briciole scotolate via dalla tovaglia.

abbiamo filosofeggiato così tanto e così approfonditamente che alla fine ci siamo dimenticate di bere il caffè.


2 commenti:

  1. l'ho rimesso anche se già l'hai letto ma mi piaceva fosse qui...
    non sono davanti ad una tazza di caffè ma di camomilla.. che se vuoi è il contrario del caffè ma che scalda la testa lo stesso... visto che era per il blog...pensavo che gli amori disamati per me sono disAMANTI perchè sono lì che aspettano di essere vissuti ma in realtà stanno amando lo stesso...certo poco poco...ma sono vivi... poi magari uno li va a pescare con la retina della fantasia e ci si possono imparare tante cose...
    ecco questo...
    baci

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  2. questa cosa degli amori disamati/disamanti mi fa proprio pensare e pensachetiripensa con il retino della fantasia ne ho ripescato uno ieri sera... la colpa è anche un pochino la tua mia sorella che mi ha fatto riiniziare a leggere a sognare e fantasticare... ho rivisto una persona ieri...e ho capito che è stato ed è un amore disamato e che in realtà è DISAMANTE... l'ho guardato negli occhi e mi sono accorta che la mia fantasia aveva già fatto tutto... la familiarità del suo odore addosso a me...la prima volta manonellamano.... l'emozione di riconoscere come qualcosa di mio i solchi dei suoi palmi... il vedere nei suoi occhi il mio/nostro futuro...e un pochino ti odio sorella..perchè gli amori disamati devono restare lì dove dici tu...così non ti fanno sognare e non ti fanno sentire quell'incapacità che una persona si sente addosso quando non riesce a trasformare questi amori in amanti appassionati... ecco un pochino ti odio... ma pochino pochino.... perchè ti adoro e lo sai...

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