domenica 13 giugno 2010

joop

il mio dirimpettaio si chiama joop, tutti nella stradina lo sanno, tutti lo salutano dicendo hallo meneer joop.
il mio dirimpettaio mi ha incuriosito fin dall'inizio: un po' perché non ho mai avuto dirimpettai ma solo vicini di casa e invece questo è un dirimpettaio vero e questa parola, dirimpettaio, mi fa impazzire, e un po' perché il mio dirimpettaio è anziano ma di quegli anziani che ti incuriosiscono, non di quegli anziani stronzi tipo quelli che se ti vedono che stai entrando dal portone diventano di colpo dei centometristi e si fiondano in ascensore lasciandoti a piedi o di quelli che quando eri bambino ti tiravano i catini d'acqua gelata in testa dal terzo piano se facevi troppo chiasso nel primo pomeriggio, no, un anziano di quelli che ispirano curiosità.
il mio anziano dirimpettaio che si chiama joop, ieri, passando davanti alla mia finestra, mi ha visto e abbiamo fatto una piccola conversazione in olandese, la nostra prima conversazione. io ero molto emozionata e anche molto fiera di me, che parlare olandese mi vien difficile, con uno senza la dentiera ancor di più.
abbiamo parlato un pochino, io e joop, poi lui ha continuato il suo giretto col bastone e quando è tornato mi ha allungato la sua mano grande e bruciata dal sole e si è presentato. chissà quale sole gli ha bruciato le mani a quest' anziano joop olandese, mi chiedevo mentre si presentava. e già me lo immaginavo da giovane in tenuta da marinaio su una barca a vela a curaçao quando din! il suo nome ha risuonato nelle mie orecchie.
JOSEPH.
mi chiamo JOSEPH, ha detto.
joop si chiama joseph.
jo-seph.
no jo-op.
JOSEPH.
ecco, a me non risulta che joop sia un diminutivo di joseph, nonnò.
quindi adesso sono qui che mi chiedo perché si è cambiato il nome, nel presentarsi a me, joop. di solito ci si cambia l'età, mica il nome. chissà perché ha detto che si chiama joseph. per me lui è joop e io mi ero anche un po' innamorata di questo vecchietto proprio perché si chiamava joop che mi ricorda il jeep che mi ricorda...
è tutto il giorno che sono qui a pensarci a questa cosa di joop e di joseph e non ne vengo a capo e non mi va mica giù.
che poi io alle paroline ci rimango sopra incantata, incartata, incastrata e non ne esco più se mi piace un suono.
e joop mi piaceva assai e ora non ce l'ho più.
vabè, mi rimane la parolina dirimpettaio che è sempre meglio di vicino di casa, credo.
continuo a ripetermelo da stamattina, ma non è che mi consola, no, non mi sento consolata proprio per niente.

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