mio padre, quando ero piccola, lavorava come impiegato in banca.
un anno, sotto natale, mi porta là dove lavora. ricordo un atrio molto illuminato con il pavimento lustro. ci sono tanti genitori e tanti bambini e c'è pure un tavolo, un banco lunghissimo pieno di giocattoli. la mia memoria mi restituisce l'immagine sicuramente distorta di una montagna di giocattoli alta fino al soffitto. i bambini sono stati invitati per scegliere un regalo e a me non sembra vero. non ricordo dei giocattoli in particolare, ricordo solo quello che avevo scelto: il camper di barbie. con il camper avrei potuto far andare barbie in vacanza tutto il tempo, avrebbe potuto seguire un circo con gli acrobati e girare il mondo. mi sono sempre piaciuti gli acrobati. indico il camper a mio padre e lui sorride e mi dice che quello purtroppo non posso averlo, che ho capito male, che non è che posso scegliere proprio tra tutti i giocattoli, no, devo solo guardare quelli nella prima parte del bancone. probabilmente, realizzai più in là negli anni, i genitori avevano pagato una quota destinata al regalo dei figli e la banca aveva diviso i giocattoli in base al loro valore economico, non ne ho idea.
io so solo che mio padre mi dice che non posso avere quel regalo dopo che tra tutti i doni l'ho eletto come il preferito, come quello che fa per me, quello che vorrei più di tutti. devo rinunciarvi, devo desiderare qualcos'altro. e questo qualcos'altro lo devo desiderare dentro dei confini ben precisi, non è che posso desiderare quello che mi pare. ma come si fa a cambiare i propri desideri così, solo perché ti dicono che devi farlo? puoi scegliere qualcosa di diverso, ma non desiderarlo realmente, penso. fatto sta che io scelgo qualcos'altro, in mezzo a quell'abbondanza, ma un po' mi viene da piangere, non mi sembra giusto. ripiego su una bambola dal vestito rosso in una scatola grande. almeno ho la soddisfazione di un pacco grande. da piccola i regali nei pacchi grandi mi sono sempre piaciuti. una volta a casa però la bambola si rivela una delusione: sorrideva ed era grande ma non poteva girare il mondo e unirsi al circo coi leoni e gli equilibristi, quella bambola non andava da nessuna parte. io facevo finta che mi piacesse, era così grande che non poteva non piacermi, mi sforzavo di farmela piacere, ma no, quella bambola non avrebbe potuto mai essere come il camper di barbie, poteva solo sorridere e stare ferma.
ecco, a volte succede così.
nella vita da grandi, intendo.
nelle cose d'amore.
che ti dicono che hai vinto alla lotteria e tu esulti e non ci credi e però sembra proprio così e poi invece no, no, ci siamo sbagliati, ci dispiace, però c'è il premio di consolazione, però abbiamo una bella bambola col vestito rosso in una scatola grande.
premio di consolazione un cazzo. scatola grande 'sto par de palle.
io indietro non ci torno.
a me, se mi ricapita, la prossima volta, piuttosto che scegliere la bambola che ride nella scatola grande, dietro il circo degli acrobati ci vado a piedi. scalza. con la barbie sotto braccio, ovvio.
che a me, coi premi di consolazione e coi ci spiace, mi avete davvero scassato la minchia.
E piuttostamente si! Piuttostamente è la cosa migliore da fare.
RispondiEliminaIdda,la saRamandra scalza con la Barbie sott'al braccio e l'iguanIvano dietro...che brontola (sicuuuuuuuuuuuro)
ti sei messa di impegno a leggermi, eh? mi fa piacere, grazie :)
RispondiEliminasi ma....non voglio consumare tutto il piacere in una volta sola. Dunque a piccole dosi ogni tanto do' una letturina a saltare. Altrimenti faccio al solito mio che fagocito in una volta sola e poi ci rimango male perchè non mi ritrovo più nulla da ingollare!
RispondiEliminaOggi, vista la giornata grigia, mi son data più che altro alla ricerca e al back up di musica. VEEeeeeecchia musica, del genere che adoro ma che non riuscivo finora a trovare. A tal punto che immaginavo ormai che non esistessero altri brani al di fuori di quelli noti. Ma siccome sono cocciuta....cerca che ti ricerca .....aaaaah BENEDETTO INTERNET :) eh eh quando 'cce vò 'cce vò!A qualcosa è utile insomma.
Dunque feci mambassa di old funk e discomusic che James Brown, Donna Summer e compagnia bella mo' mi fanno un baffo! guarda ti consiglierei alcuni bravi per iniziare la giornata mentre Ivano si fa la toletta al bagno, ah ah ah, che ti rinvigoriscono il morale se sPutacaso ti a svegli col morale dall'altra parte del globo terrestre.
Non so se vadano bene anche per l'insonnia ma se vuoi provare fammi sapere che ti passo qualche titolo ;P
Nel frattempo però non voglio distrarti dalla tua ritrovata vena creativa...gioia e diletto dei tuoi lettori. Per cui ti auguro insonnie d'oro (scherzo scherzo...)...sogni d'oro invece :D
Ti leggo e vo' a nanna...