mercoledì 30 giugno 2010

spiumata

fuori ingiorna sempre più prima
e annotta sempre più dopo.
spiumata sotto il piumone resto
a lungo, troppo a lungo.
respiro piano, cortamente:
gli occhi come morti,
la testa un criceto
in centrifuga impazzito.

io devo solo stare
nel qui e nell'ora,
in paroline corte
senza memoria.

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